La “sinistra
Italiana” ancorché inesistente gioisce ed esulta unitamente al coro dei media, per
una “svolta” per
l’elezione alla di Laura Boldrini e di Piero Grasso rispettivamente alla
presidenza della camera dei deputati e al Senato della Repubblica. Il lavoro incessante e manipolatorio dei
media accomuna l’elezione del nuovo Papa
Francesco (non si dica Francesco I, fanno sapere dal Vaticano) al secolo Jorge
Mario Bergoglio, a quello dei presidenti dei due rami del parlamento Italiano,
per far passare il messaggio per cui, sono diventate potenti persone nuove in
grado di segnare una forte discontinuità col passato. Insomma c’è aria più
pulita nelle stanze dei “bottoni”. Il dramma è che questo messaggio passa e
convince alla grande, ma quanto sia vero è cosa tutta da vedere. In realtà si
tratta del gioco psicologico funzionale in questo momento di crisi e al tempo
stesso di asfissia della democrazia. In assenza di vere regole democratiche a
presidio della vita pubblica, si
supplisce con l’inganno, dando cioè la sensazione che tutti, ossia le persone
comuni, quelle che almeno all’apparenza non fanno parte di consorterie varie e
i partiti rientrano tra questi, nella convinzione generale, possano raggiungere
posizioni di potere. Un tempo quando i partiti generavano senso di appartenenza, le
persone al potere e si valutavano appunto in base all’appartenenza ai partiti
medesimi. Insomma era un po’ più complicato. La presidenza di Nilde Iotti ,
senza nulla togliere niente al valore effettivo della persona, donna della Resistenza,
suscitò clamore perché era del PCI ed era stata l’amante di Togliatti sposato
con altra signora, e i cambiamenti si percepivano a seconda dei partiti a cui i
neoeletti appartenevano. Oggi è più semplice, basta guardare al curriculum;
certo se una persona viene incaricata di compiti istituzionali e entra a far
parte delle istituzioni, per così dire dalla cd
“società civile”, invece che dalla burocrazia di partito, vi è la
percezione di una persona più adatta all’incarico. Insomma funziona meglio la porta di servizio
invece dell’ingresso principale, perché vi è la sensazione di poter entrare
tutti e ciascuno di noi. Solo che Piero
Grasso non è esattamente uno di noi, è un giudice giunto all’apice della sua
carriera grazie a provvedimenti legislativi specifici voluti dal governo
Berlusconi, ma tutto ciò nell’ubriacatura del momento non conta niente. Non c’è
verso ovviamente di far intendere quanto sia ingannevole e mistificatorio tutto
ciò. Certo sui media si trova di tutto, solo che
bisogna cercarle le notizie o avere amici che le cercano e le segnalano. A
Raffaele Licinio devo la notizia presa
da TGcom24 di mediaset, fonte insospettabile quindi, riguardante le polemica su Bergoglio e i sui
pronunciamenti politici sessisti contro l’attuale presidente dell’Argentina de Kirchner
Cristina Fernandez: “ Le donne sono naturalmente
inadatte per compiti politici. L'ordine naturale ed i fatti ci
insegnano che l'uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci
mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell'uomo, ma
niente più di questo". In
assoluta coerenza politica e ideologica vi è poi l’altra polemica che riguarda
Bergoglio, ed la ancor più triste vicenda dei suoi rapporti con la dittatura militare argentina.
Se parla poco sui media e solo per minimizzare e smussare la polemica giusta di Horacio
Verbitsky giornalista argentino che documenta in modo sostanzialmente non confutato, nel senso che
nessuno smentisce la veridicità dei documenti che pone a fondamento delle sue
tesi, che riguardano in generale la
collusione della chiesa con la dittatura dei generali argentini che lanciavano
dagli aerei ad alta quota gli oppositori. Questa collusione vorrebbe essere
smentita dall’intervento di Bergoglio, pure avvenuto, a favore di Ferencs Jalics e Orlando Yorio due gesuiti
aderenti alla cd “telogia della liberazione” che furono arrestati e torturati per tre anni.
Ora solo Jialics è vivente. Ma il quadro generale resta perché l’arresto dei
due gesuiti fu il seguito di un intervento censorio del vescovo Bergoglio che fu obiettivamente
una sorta di via libera all’arresto. Ma
sui media passa l’esultanza generale per il nuovo Papa Francesco che porterà un
anello d’argento invece del più tradizionale anello d’oro. Vedremo poi se
acconsentirà a far pagare l’Imu alle proprietà della Chiesa e se abolirà lo IOR, uniche misure coerenti con l’immagine
che si vuol dare di una Chiesa finalmente povera. Per dire di quanto grave sia questo modo di funzionare
dei masmedia nelle cd “democrazie occidentali” segnalo la notizia presa da RaiNews24
di oggi che rivela che gli americani, stando ai sondaggi sono convinti del
fatto che “ A
dieci anni dall'inizio della guerra in Iraq il 59% degli americani è
convinto che infilarsi in quell'avventura, inviando i proprio militari, fu
"una idiozia". Lo rivela un sondaggio condotto da Cnn ed Orc
International poll, da cui emerge come la gran maggioranza degli intervistati
pensa di essere stata ingannata dall'ex presidente George W.Bush che parlò di
armi di distruzione di massa in mano all'ex dittatore Saddam Houssein”.
Tuttavia
nessuno riflette seriamente sui costi di quell’intervento e sulle modalità con
cui lo si è voluto giustificare nell’opinione pubblica, né sulle garanzie volte
a prevenire il ripetersi di eventi della stessa natura, che pure sono in corso.
Insomma siamo manipolabili in grado estremo e pare che pochi se ne accorgano. Né
si riflette che la guerra in Iraq dura ancora senza che vi sia una sufficiente
illuminazione dei media sui reali termini del conflitto, atteso che vengono
riportati con evidenza solo i sanguinosi
attentati effettuati su insiemi inermi di persone con autobombe. Per tornare
alle vicende nostrane trovo davvero stucchevole la campagna contro Grillo messa
in atto dalla “sinistra che non c’è”.
Sia chiaro non sono un militante di M5stelle, che trovo ambiguo come lo
sono tutte le organizzazioni di ceto medio partorite dalla crisi. Particolare
rilevanza annetto alla notizia letta su “Il Fatto Quotidiano” di giovedì 14 a
pag. 11 con un art. di Paola Zanca in cui si dà conto dell’intervento dell’ambasciatore
Usa in Italia David Thorne a sostegno del M5stelle, nel corso di una visita al
liceo “Visconti” di Roma. Lo stesso articolo dà conto dei rapporti datati tra
ambasciata Usa e M5stelle, sin dal successo alle elezioni al comune di Parma. Questo
per dire che il movimento di Grillo code di una sorta di “certificazione di
democrazia” verosimilmente voluta da questa amministrazione
statunitense evidentemente seccata nei confronti di Berlusconi, e
verosimilmente, seccata anche dell’accondiscendenza del Pd nei confronti dello
stesso. In tutta questa vicenda della politica nostrana , il vero motivo del
contendere è proprio il destino del “cavaliere”
. M5stelle dice di votare in aula per l’ineleggibilità di Berlusconi sulla
base di una vecchia e chiara legge del ’57 sempre disattesa negli ultimi
decenni anche dalle maggioranze di centrosinistra, ovvero di una parte
maggioritaria di quella sinistra che non
c’è, giusto l’appello di MicroMega che protesta anche con i neoeletti
presidenti delle due camere ,per il silenzio dei media sulla raccolta di firme
che, in via esclusivamente telematica ha raccolto oltre 200.000 firme in poche settimane. Ma a tal proposito il Pd blatera di
proposte di legge sul conflitto di interesse, il cui testo ignoro, ma per quel
che m’è parso di capire non è incentrato sul problema Berlusconi, che in fatto
di conflitti di interesse ha sicuramente un inarrivabile primato, e
soprattutto, è sicuramente l’alibi per ignorare ancora una volta la legge 361
del 1957 che recita all’art. 10 “Non sono eleggibili inoltre: “1) coloro che in proprio o in qualità
di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati
con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per
concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che
importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o
particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la
autorizzazione è sottoposta; ” . So bene che la disquisizione è
lunga sull’applicabilità della legge citata a Berlusconi per via di escamotage
messi in atto dallo stesso Berlusconi che usa paraventi vari a partire dai
figli, ma la sostanza non cambia. Questa storia è la cartina di tornasole che
verifica l’effettiva volontà del Pd di stroncare definitivamente la riproposizione di
“governissimi” voluti sempre dal Pdl per sottrarre il suo capo dalla serie di
processi in cui figura come imputato. La seconda repubblica ha vissuto all’insegna
di Berlusconi, ed è stata una sciagura del tutto paragonabile al ventennio
fascista, anzi sotto taluni profili di welfare anche peggio. Vediamo se questa
volta si gira pagina.
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