lunedì 25 ottobre 2010

Riflessioni di basso profilo sullo stato della Formazione Professionale in Puglia

Sino ad oggi 24 ottobre noi dipendenti dell’Enaip ( Ente Acli Istruzione Professionale)  siamo senza stipendio da ben sette mesi. Il dato si colloca all’intersezione di diversi problemi. Il primo  su cui mi viene da riflettere attiene ancora al concetto di proprietà privata. Gli enti di formazione ( ma non solo loro per carità, anzi perfino sulla Fiat si avanzano dubbi a riguardo) in realtà sono enti di diritto privato che gestiscono soldi pubblici come se     fossero privati. Dopo di che viene da riflettere sulla  novità o che tale credo che sia, per cui i dipendenti, oltre a prestare lavoro, finanziano di tasca propria anche il  datore di lavoro, e la cosa non suscita scandalo a partire dai lavoratori direttamente interessati.  Questo perché grazie al gioco clientelare che ha il primato su ogni aspetto della vita di questi enti, la distinzione tra gli interessi dei dipendenti e quelli degli enti di appartenenza è difficilmente distinguibile, soprattutto se a ciò si aggiungono fattori culturali ed ideologici. Ne è un esempio la c.d. “autoconvocazione” di Mercoledì 20 ottobre 2010 si è tenuta, presso il Villaggio del  Fanciullo in piazza Giulio Cesare.  Ingenuamente, da vecchio sessantottino, pensavo, intervenendo al microfono in questo senso, che l’autoconvocazione fosse un estremo atto di autonomia di un gruppo di lavoratori dipendenti che non si sentono sufficientemente rappresentai da chicchessia, e invece mi sono trovato, partecipandovi,   ad una manifestazione in cui il ruolo protagonista era svolto da una serie di enti di formazione, da due assessori provinciali al ramo, un consigliere regionale del PDL che, detto per inciso, ha fatto un intervento polemico con Vendola persino sul problema energetico, per cui questo consigliere ha sostenuto con convinzione, e senza arrossire,  che il nucleare è preferibile all’eolico, perché dietro l’eolico ci sono affari sporchi, sottintendendo per ciò stesso, a parte le pur pertinenti questioni di garantismo e di diffamazione pure ravvisabili almeno nello senso ultimo dell’intervento, che   il nucleare sia di per sé un affare pulito. Ebbene siffatta autoconvocazione, ha partorito una iniziativa di rivendicazione nei confronti della regione Puglia, che a ben guardare i punti di rivendicazione stilati in documento, attengono, sostanzialmente alla possibilità, invero assai remota e per motivi obiettivi, che il personale della formazione professionale, e si badi bene, solo il personale della formazione professionale, venga assorbito dalla amministrazione regionale. Siffatta rivendicazione si dovrebbe rappresentare alla Regione nella mattina del 27.10- dell’anno in corso in modo collettivo dagli operatori che evidentemente dovrebbero sentirsi esonerati da prestare servizio, in una sorta di parziale astensione dal lavoro tollerato e di fatto, finanziato dai datori di lavoro. Ebbene cos’ altro aggiungere?.

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