Difficilmente ricordo i nomi, ma odio la dittatura
mediatica che impone in ogni dove la sua
agenda di discussione. Invece voglio fare ciò che posso perché non ci si
dimentichi di Melissa. Premesso che sui
fatti tragici di Brindisi si è detto e scritto di tutto la vicenda è lungi dall’essere
conclusa, per cui non vorrei aggiungere altro al momento, se non ricordare il
nome di Melissa Bassi, una ragazza che ha pagato una colpa non sua, ha pagato
per tutti noi, perché il caso ha voluto che la sua vita, o la sua morte se si
vuole, si trasformasse in messaggio diretto a tutti noi, e in modo
principale, a tutte le ragazze della sua generazione, che in cominciano ad affrontare una stagione di
partecipazione civile. Ecco queste
ragazze hanno avuto il loro tragico “buon giorno”, e noi tutti facciamo un po’
finta di nulla, e non è giusto.
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