sabato 28 luglio 2012

Melissa Bassi.


Difficilmente ricordo i nomi, ma odio la dittatura mediatica che impone in ogni dove  la sua agenda di discussione. Invece voglio fare ciò che posso perché non ci si dimentichi di Melissa.  Premesso che sui fatti tragici di Brindisi si è detto e scritto di tutto la vicenda è lungi dall’essere conclusa, per cui non vorrei aggiungere altro al momento, se non ricordare il nome di Melissa Bassi, una ragazza che ha pagato una colpa non sua, ha pagato per tutti noi, perché il caso ha voluto che la sua vita, o la sua morte se si vuole,  si trasformasse in  messaggio diretto a tutti noi, e in modo principale, a tutte le ragazze della sua generazione, che  in cominciano ad affrontare una stagione di partecipazione civile.  Ecco queste ragazze hanno avuto il loro tragico “buon giorno”, e noi tutti facciamo un po’ finta di nulla, e non è giusto.

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