mercoledì 20 marzo 2013

L’impari lotta.



La “sinistra Italiana” ancorché inesistente gioisce ed esulta unitamente al coro dei media, per  una “svolta”   per l’elezione alla di Laura Boldrini e di Piero Grasso rispettivamente alla presidenza della camera dei deputati e al Senato della Repubblica.  Il lavoro incessante e manipolatorio dei media  accomuna l’elezione del nuovo Papa Francesco (non si dica Francesco I, fanno sapere dal Vaticano) al secolo Jorge Mario Bergoglio, a quello dei presidenti dei due rami del parlamento Italiano, per far passare il messaggio per cui, sono diventate potenti persone nuove in grado di segnare una forte discontinuità col passato. Insomma c’è aria più pulita nelle stanze dei “bottoni”. Il dramma è che questo messaggio passa e convince alla grande, ma quanto sia vero è cosa tutta da vedere. In realtà si tratta del gioco psicologico funzionale in questo momento di crisi e al tempo stesso di asfissia della democrazia. In assenza di vere regole democratiche a presidio della vita pubblica,  si supplisce con l’inganno, dando cioè la sensazione che tutti, ossia le persone comuni, quelle che almeno all’apparenza non fanno parte di consorterie varie e i partiti rientrano tra questi, nella convinzione generale, possano raggiungere posizioni di potere.  Un tempo  quando  i partiti generavano senso di appartenenza, le persone al potere e si valutavano appunto in base all’appartenenza ai partiti medesimi. Insomma era un po’ più complicato. La presidenza di Nilde Iotti , senza nulla togliere niente al valore effettivo della persona, donna della Resistenza,  suscitò clamore perché era del  PCI ed era stata l’amante di Togliatti sposato con altra signora, e i cambiamenti si percepivano a seconda dei partiti a cui i neoeletti appartenevano. Oggi è più semplice, basta guardare al curriculum; certo se una persona viene incaricata di compiti istituzionali e entra a far parte delle istituzioni, per così dire dalla cd  “società civile”, invece che dalla burocrazia di partito, vi è la percezione di una persona più adatta all’incarico.  Insomma funziona meglio la porta di servizio invece dell’ingresso principale, perché vi è la sensazione di poter entrare tutti e ciascuno di noi.  Solo che Piero Grasso non è esattamente uno di noi, è un giudice giunto all’apice della sua carriera grazie a provvedimenti legislativi specifici voluti dal governo Berlusconi, ma tutto ciò nell’ubriacatura del momento non conta niente. Non c’è verso ovviamente di far intendere quanto sia ingannevole e mistificatorio tutto ciò.   Certo sui media si trova di tutto, solo che bisogna cercarle le notizie o avere amici che le cercano e le segnalano. A Raffaele Licinio devo la notizia  presa da TGcom24 di mediaset, fonte insospettabile quindi,  riguardante le polemica su Bergoglio e i sui pronunciamenti politici sessisti contro l’attuale presidente dell’Argentina de Kirchner Cristina Fernandez: Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L'ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l'uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell'uomo, ma niente più di questo". In assoluta coerenza politica e ideologica vi è poi l’altra polemica che riguarda Bergoglio, ed la ancor più triste vicenda dei suoi  rapporti con la dittatura militare argentina. Se parla poco sui media e solo per  minimizzare e smussare la polemica giusta di Horacio Verbitsky giornalista argentino che documenta in modo  sostanzialmente non confutato, nel senso che nessuno smentisce la veridicità dei documenti che pone a fondamento delle sue tesi,  che riguardano in generale la collusione della chiesa con la dittatura dei generali argentini che lanciavano dagli aerei ad alta quota gli oppositori. Questa collusione vorrebbe essere smentita dall’intervento di Bergoglio, pure avvenuto, a favore di  Ferencs Jalics e Orlando Yorio due gesuiti aderenti alla cd “telogia della liberazione”  che furono arrestati e torturati per tre anni. Ora solo Jialics è vivente. Ma il quadro generale resta perché l’arresto dei due gesuiti fu il seguito di un intervento censorio  del vescovo Bergoglio che fu obiettivamente una sorta di via libera all’arresto.  Ma sui media passa l’esultanza generale per il nuovo Papa Francesco che porterà un anello d’argento invece del più tradizionale anello d’oro. Vedremo poi se acconsentirà a far pagare l’Imu alle proprietà della Chiesa e se abolirà  lo IOR, uniche misure coerenti con l’immagine che si vuol dare di una Chiesa finalmente povera. Per dire  di quanto grave sia questo modo di funzionare dei masmedia nelle cd “democrazie occidentali” segnalo la notizia presa da RaiNews24 di oggi che rivela che gli americani, stando ai sondaggi sono convinti del fatto che “ A dieci anni dall'inizio della guerra in Iraq il 59% degli americani è convinto che infilarsi in quell'avventura, inviando i proprio militari, fu "una idiozia". Lo rivela un sondaggio condotto da Cnn ed Orc International poll, da cui emerge come la gran maggioranza degli intervistati pensa di essere stata ingannata dall'ex presidente George W.Bush che parlò di armi di distruzione di massa in mano all'ex dittatore Saddam Houssein”.  
Tuttavia nessuno riflette seriamente sui costi di quell’intervento e sulle modalità con cui lo si è voluto giustificare nell’opinione pubblica, né sulle garanzie volte a prevenire il ripetersi di eventi della stessa natura, che pure sono in corso. Insomma siamo manipolabili in grado estremo e pare che pochi se ne accorgano. Né si riflette che la guerra in Iraq dura ancora senza che vi sia una sufficiente illuminazione dei media sui reali termini del conflitto, atteso che vengono riportati con evidenza solo  i sanguinosi attentati effettuati su insiemi inermi di persone con autobombe. Per tornare alle vicende nostrane trovo davvero stucchevole la campagna contro Grillo messa in atto dalla “sinistra che non c’è”.  Sia chiaro non sono un militante di M5stelle, che trovo ambiguo come lo sono tutte le organizzazioni di ceto medio partorite dalla crisi. Particolare rilevanza annetto alla notizia letta su “Il Fatto Quotidiano” di giovedì 14 a pag. 11 con un art. di Paola Zanca in cui si dà conto dell’intervento dell’ambasciatore Usa in Italia David Thorne a sostegno del M5stelle, nel corso di una visita al liceo “Visconti” di Roma. Lo stesso articolo dà conto dei rapporti datati tra ambasciata Usa e M5stelle, sin dal successo alle elezioni al comune di Parma. Questo per dire che il movimento di Grillo code di una sorta di “certificazione di democrazia”   verosimilmente voluta da questa amministrazione statunitense evidentemente seccata nei confronti di Berlusconi, e verosimilmente, seccata anche dell’accondiscendenza del Pd nei confronti dello stesso. In tutta questa vicenda della politica nostrana , il vero motivo del contendere è proprio il destino del “cavaliere”  . M5stelle dice di votare in aula per l’ineleggibilità di Berlusconi   sulla base di una vecchia e chiara legge del ’57 sempre disattesa negli ultimi decenni anche dalle maggioranze di centrosinistra, ovvero di una parte maggioritaria di quella  sinistra che non c’è, giusto l’appello di MicroMega che protesta anche con i neoeletti presidenti delle due camere ,per il silenzio dei media sulla raccolta di firme che, in via esclusivamente telematica ha raccolto oltre 200.000 firme in poche  settimane. Ma a tal proposito il Pd blatera di proposte di legge sul conflitto di interesse, il cui testo ignoro, ma per quel che m’è parso di capire non è incentrato sul problema Berlusconi, che in fatto di conflitti di interesse ha sicuramente un inarrivabile primato, e soprattutto, è sicuramente l’alibi per ignorare ancora una volta la legge 361 del 1957 che recita all’art. 10 “Non sono eleggibili inoltre:  1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta; ” . So bene che la disquisizione è lunga sull’applicabilità della legge citata a Berlusconi per via di escamotage messi in atto dallo stesso Berlusconi che usa paraventi vari a partire dai figli, ma la sostanza non cambia. Questa storia è la cartina di tornasole che verifica l’effettiva volontà del Pd di  stroncare definitivamente la riproposizione di “governissimi” voluti sempre dal Pdl per sottrarre il suo capo dalla serie di processi in cui figura come imputato. La seconda repubblica ha vissuto all’insegna di Berlusconi, ed è stata  una  sciagura del tutto paragonabile al ventennio fascista, anzi sotto taluni profili di welfare anche peggio. Vediamo se questa volta si gira pagina.

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