mercoledì 1 giugno 2011

La religione e Padre Pio

Mi capita di discutere su fb di questioni religiose, e segnatamente una relativa a padre pio. Il problema è che se parlo male anche con asprezza di padre pio, si sentono offesi come persone fisiche, coloro che sono credenti. Ora se si vuol discutere seriamente di religione, mi dichiaro subito sconfitto, per stanchezza. Ho servito messa da bambino fino ai 18 anni circa, ho militato in azione cattolica molto primae più a lungo che  in qualsisi altra organizzazione di qualsisasi altro genere. Sono diventato ateo dopo riflessioni e crisi esistenziali molto "vissute", e aver letto i vangeli, parte della bibbia, e autori vari, che nemmeno riesco a ricordare, da Donini a, ovviamente a Marx, Feurbach,  ho seguto corsi specifici, e approfondito il pensiero, nel merito di diversi autori, da Freud a Nietzsche, da sant'Agostino e san Tommaso, (costui perfino nell'originale latino: dixit stultus in corde suo..) ai numeri di Micromega, e ne tralascio i meno famosi che pure non rcordo al momento; conosco la storia della chiesa cattolica, intrisa di falsi, manomissioni,a partire dai testi evangelici, senza tener conto della storia del papato, davvero esaustiva di ognio argomento teologico. Ragion per cui sono stanco solo che, all'occorrenza, trovo strumentale il vittimismo di quei credenti, che in mancanza di argomenti rivendicano la libertà religiosa che nessuno contesta, e mostrano di essere offesi sul piano personale, anche se non ve n'è motivo.   Detto questo, sul piano umano, a Bari, nel percorso di studi e poi di lavoro, sono sempre stato più in sintonia con i cattolici, e neppure tanto a sinistra che, con i "compagni", con cui invece ho avuto liti anche drammatiche sul piano personale e lavorativo. Solo che non ho cambitato idea sulle questioni generali. Ho sempre rispettato le persone pur criticando radicalmentre le idee. Chi mi conosce e ha lavorato con me lo sa bene.Tra i miei amici più vicini i compagni sono in netta minoranza, frequento più piacevolmente coloro che non lo sono.  Per cui chiedo di non ricorrere con me al ripiego dell' offesa personale, anche se gli spazi degli scambi di opinioni sui Fb sono limitati e mi capita di esprimermi in modo poco compiuto, ma senza mai offedendere le singole persone. 

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