domenica 6 marzo 2011

Perché sostenere Nichi Vendola


Come è possibile dedurre da questo blog,  le posizioni che esprimo non sempre coincidono con quelle di Nichi a partire dal giudizio che abbiamo sulla storia del novecento e, conseguentemente su una serie di questioni di attualità. E tuttavia ciò mi sembra assolutamente secondario e fisiologico. Che Nichi sia il protagonista di battaglie di progresso e che persegua con coerenza finalità del tutto condivisibili, a partire dalla lotta al precariato è un fatto vero. E lo fa dal governo di una regione e non da i banchi di una opposizione di facciata, come spesso, troppo spesso, ha fatto e fa il PD. Certo poi ad una analisi più attenta e dettagliata si possono anche vedere limiti e contraddizioni, e tuttavia sostengo, che di questi tempi Nichi sia, per chi aspira al progresso della propria regione e del proprio paese,   una autentica opportunità, da coltivare e da sostenere con convinzione. Non è secondario il fatto che selezioni, a differenza di  Di  Pietro  capace di arruolare Scilipoti, una squadra di persone capaci, colte, e oneste, da un percorso politico testimone di coerenza. Mi riferisco e mi limito a Silvia Godelli, Tommaso Fiore, Michele Losappio, di cui conosco da vicino i percorsi politici. Eppure sono tra quelli, che al congresso di spaccatura di Rifondazione, tifavo per Ferrero, come conseguenza di una avversione politica nei confronti del partito e delle prassi politiche e delle teorie di Fausto Bertinotti. Dopo di che ho maturato definitivamente la convinzione, per la verità preesistente in me a aprtire da una riflessione sul'89,  che la storia dei partiti sedicenti comunisti andava definitivamente archiviata. Questi comunque tagliano le radici col marxismo e sfruttano falce e  martello a fini elettorali, stufando i compagni che hanno giustamente smesso di votarli. Continuo a coltivare lo studio del materialismo storico e dialettico, cui attribuisco ancora grandi risorse  euristiche, di sviluppo della conoscenza della società anche quella attuale, nonostante il tempo trascorso e i grandi mutamenti avvenuti, con i necessari aggiornamenti da apportare comunque in continuazione, perchè nessuna teoria può valere una volta per sempre. Non credo alle bibbie e ai vangeli.  Tuttavia non credo che il marxismo sia mai stato efficacemente confutato in modo esteso e completo, e quindi superato da apparati concettuali migliori. Tutta la critica al marxismo si risolve nella riscoperta del liberismo, su cui il giudizio negativo su tutti i piani è confermato dalla ragione,  dal buon senso più elementare, dalla esperienza dei fatti della quotidianità politica, sociale ed economica.   Nichi, ai miei occhi, ha il grande merito di aver coniugato una coerenza a sinistra  con il postmoderno, cosa che ritenevo impossibile, invertendo nell’area della nostra sinistra una prassi e una  convinzione assoluta,  per cui  il consenso elettorale andava cercato spostandosi al centro. La mitica ricerca della conquista del “centro” che ha portato al percorso che va dallo scioglimento del vecchio Pci prima e del PDS dopo, fino alla fondazione del PD, che sono stati gli anni che hanno coinciso esattamente con il “via libera” al cd berlusconismo, con tutti i disastri che ne seguono. Infatti in Italia, mentre la sinistra inseguiva l’utopico “centro” tutte le forze che prima lo occupavano, si radicalizzavano a destra in modo estremo.  I guasti che si sono prodotti sono grandi e di difficile rimedio. Ne è a mio parere, un esempio  congruo la vicenda delle leggi   della regione Puglia annullate dalla corte costituzionale, per effetto di quella distorsione, credo,  del federalismo. Una legge che contrasta il precariato è dichiarata incostituzionale, nonostante la nostra costituzione dica che questa repubblica è fondata sul lavoro. Tuttavia, com’ è del tutto evidente, è invalsa una prassi che rende ormai inapplicato e concretamente inapplicabile quell’articolo della costituzione. Questo per dire dei guasti introdotti in questi anni anche nella nostra normativa costituzionale.    Comunque Nichi si dimena in queste difficoltà e gli auguro ogni successo. Certo per concludere, qualche convinto sostenitore del PD mi potrà obiettare, che i sondaggi ultimi danno vincete una coalizione di sinistra guidata da Bersani , e tuttavia, a parte l’idiosincrasia che nutro per i sondaggi, e la considerazione per cui in passato nemmeno con Prodi cui credo debbano riconoscersi molti meriti,  una vittoria elettorale della sinistra abbia coinciso con la fine del cd berlusconismo, bisogna porsi una domanda: sarebbe ipotizzabile una ripresa della sinistra in Italia, nonostante il clamore della crisi del cd berlusconismo senza Sinistra Ecologia e Libertà ? Io francamente non credo.

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