giovedì 11 novembre 2010

Crisi di Governo e crisi Italiana

A tutt' oggi Berlusconi non si è dimesso, nè e del tutto chiaro se e quando si dimetterà. Non si può evitare a priori di considerare che quanto succede in questi giorni sia un teatrino. Certamente l'ipotesi più verisimile è che Berlusconi  sia al capolinea. Tuttavia quello che sfugge ai più, temo,  è che Berlusconi  sia una figurina; il concetto di belusconismo, se analizzato compiutamente è fuorviante. Il processo in atto è l'americanizzazione dell'Italia. Berlusconi è una controfigura, un personaggio afflitto da mali ormai incurabili, che si è prestao a recitare una farsa. Ha deciso poco e governato nulla. Si è occupato dei suoi processi e di  belle donnine . La politica la faceva la Lega Nord inclusiva di Tremonti. Da queste vicende non se ne esce positivamente, se essa viene ulteriormente "legittimata". I rapporti tra questo ceto di goveno e la criminalità organizzata, verosimilmente, è di un livello tale da far santificare Andreotti nel confronto. Il fardello che pesa sulla democrazia italiana è pesantissimo. Ma di questo servirebbe una consapevolezza più diffusa e politicamente produttiva. Certo ottimismo di maniera diffuso a sinistra in questi giorni,  può aiutare nel breve periodo, ma alla lunga non paga.Serve, a sinistra, una capacità di guardare avanti e in lontananza, oltre che davanti ai piedi. Il gruppo dirigente del PD ha responsabilità serie, in quello che è accaduto, anzi la sua azione, negli snodi essenziali ha favorito Berlusconi, a partire dal suo atto di nascita e la conseguente caduta di Prodi. Non possiamo dimenticare, e festeggare con loro la caduta di Berlusconi. Il Gattopardo è sempre in agguato.

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