mercoledì 24 novembre 2010

Crisi e Postmoderno

Sui "giochi linguistici" del postmoderno si potrebbero fare tante riflessioni, alcune ne ho già fatte e altre cercherò di farne, ma le notizie che i giornali danno in questi giorni, dall'immondizia di Napoli, alla riforma Gelmini, alla mancata ricostruzione dell'Aquila e chi ne ha più ne metta, al netto del teatrino della politica per cui gli stessi personaggi in un  parlamento depotenziato, sono un giorno in maggioranza e l'altro all' opposizione, salvo poi fare il percorso inverso, inducono ad una riflessione più urgente delle altre. Se  fosse in uso un linguaggio diverso semplicementre moderno, con diversi paradigmi di significato, e che riflettesse la realtà con maggiore immediatezza, sarebbe comprensibile per l' opinione pubblica, e non ad una cerchia ristretta dire, sulla base dei fatti, e non di una ideologia, che abbiamo un governo di occupazione, preoccupato di arrecare il massimo danno possibile al Paese nell'interesse di altre nazioni? Francamente penso di si.

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