venerdì 17 dicembre 2010

Gli incidenti a Roma del 14. 12. 2010

Servirebbe che i vecchi come me, esprimessero piena solidarietà ai ragazzi che hanno manifestato in ogni luogo,  in questo periodo davvero buio. E invece nel migliore dei casi, a parte le persino ovvie contumelie e invocazioni forcaiole dei governanti davvero indegni di qualsivoglia apprezzamento, si devono beccare anche il paternalismo dei "buoni" quelli che "si va bè ma così non si fa". E tra gli altri Saviano il quale poi usa un argomento assolutamente originale, di quelli che mi fanno arrabbiare. Il suo schema di raggionamento è racchiuso nelle insopportabili, per me, categorie del vecchio e del nuovo. Egli su "La Repubblica"  di oggi   sostiene che i ragazzi erano portatori del "nuovo" sino a quando hanno manifestato pacificamente, ma poi con gli incidenti sono ricaduti nel "vecchio" . Ecco un'esempio tra i tantissimi, dell'uso mistificatorio di categorie che in sè e per sè non dicono nulla se non di una successione temporale. Ci sono cose che accadono prima e altre che accadono dopo, e questo è del tutto fisiologico e inalterabile. Così va il mondo che piaccia o non piaccia. Poi bisogna vedere caso per caso se quel che ha maggiore valenza positiva è ciò che è accaduto prima o ciò che è accaduto dopo, perchè gli automatismi valutativi non sono possibili alla luce del più elementare buon senso. E tuttavia a riguardo le riflessioni pertineti che trascendono il più elementare buon senso le ho trovate, condividendole,  nel n 2 /2007 della rivista Fenomenologia e Società nell'articolo di Cssinari e Merlini dal titolo significativo " L'Occidente tradito. L'identità europea tra storia e progetto". Ma tornando ai nostri studenti, nessuno ricorda, e ciò mi fa rabbia, o perlomeno nesuno ha ricordato al ministro La Russa che dava del vigliacco agli studenti nello studio di Santoro nella trsmissione di "Anno Zero" di ieri, che in Italia contro i  manifestanti  si sono usati strumenti di repressione, che segnano indelebilmente col sangue la storia vera di questo paese negli ultimi decenni. Del resto la manifestazione del 14 accade solo due giorni dopo il 12 dicembre, anniversario di strage e di tante manifestazioni conseguenti. Chi scende oggi in piazza merita tutta la solidarietà possibile. Vigliacco è La Russa che fa carriera politica sul sangue dei giovani che manda a morire in Afgnanistan in una guerra davvero kafchiana.  Ed ora mi consento un riferimento nostalgico. Anch'io devo aver trascorso più di una giornata di 12 dicembre a sfilare per le stade e a manganellare con la polizia e i camerati di La Russa. Il lato brutto è che, anche se sul momento non apparve evidente, quello scontro fu vinto da loro. Altrimenti, voglio augurarmi, questi ragazzi non sarebbero nelle condizioni di scontrarsi a loro volta.  

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